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Salerno – il consorzio condominiale dedito all’uccellagione

Come zimbello un cardellino accecato. Intervento dell'Arma dei Carabinieri.

Articolo pubblicato da GeaPress  17 luglio 2012

GEAPRESS – Non era una coppia dedita all’uccellagione, quella denunciata dai Carabinieri del Comando Stazione di Bracigliano (SA), piuttosto un consorzio condominiale. I due, non uniti da legami di parentela, così come riportato da numerosi organi di informazione, abitavano pure in piani diversi della palazzina nei pressi della quale sono stati scoperti ad armeggiare con una rete per uccellagione.
L’intervento dei Carabinieri, che si è avvalso dell’ausilio degli esperti del WWF, è maturato l’altro ieri mattina nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Compagnia di Mercato San Severino, diretto dal Capitano Rosario Basile. Nelle case dei due sono stati inoltre rinvenuti ben 12 cardellini costretti in gabbiette piene di escrementi, tanto da fare pensare ad una generale mancanza di cure. Lui, disoccupato, classe 90, e lei, casalinga, classe 70, si ritrovavano nel giardinetto per uccellare utilizzando come zimbello un cardellino accecato, pratica, quest’ultima, ancora diffusa in certe zone delle Campania. Una diceria, frutto di ignoranza e di crudeltà, asserisce che gli animali così finiti (in genere con dei chiodi roventi) cantino meglio.
Durante le perquisizioni domiciliari sono state rinvenute circa 150 gabbie vuote e numerosi apparecchi acustici di richiamo. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
I due uccellatori in consorzio condominiale sono stati denunciati per maltrattamento, uccellagione, detenzione di avifauna protetta, furto al patrimonio indisponibile dello stato ed abbandono di animale. Il maltrattamento ed il furto sono ascrivibili alla più potente categoria dei reati delitti. Gli altri, invece, sono semplici reati di contravvenzione.
I cardellini sono stati affidati al WWF per la riabilitazione e successiva liberazione.



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