Romania, il massacro dei cani continua

L’Amministrazione cittadina rifiuta di dare spiegazioni. Save the Dogs sta valutando un’azione legale contro i responsabili.
Linea dura da parte dell’Amministrazione di Mangalia che ieri ha ricevuto la presidente di Save the Dogs, Sara Turetta e un rappresentante della FNPA (Federazione Romena per la Protezione degli Animali). Un nulla di fatto che rende ancora più grave la posizione dell’Amministrazione cittadina che si è rifiutata di rispondere alle domande poste durante la discussione richiedendone una formulazione scritta e individuando in 10 giorni il tempo per un riscontro.

Nessuna risposta  
L’incontro, richiesto dall’associazione animalista italiana, aveva lo scopo di chiarire la terribile questione legata ai rastrellamenti di cani randagi - ma anche di proprietà - in atto nella cittadina sul Mar Nero ed arrivare ad una soluzione che tenesse in considerazione la corretta gestione degli animali e il loro benessere.
Nessuna risposta dunque in merito all’identità dell’azienda incaricata dei rastrellamenti, al numero degli animali accalappiati e alla loro destinazione finale.
Fonti non ufficiali parlano di 500 animali spariti nel nulla negli ultimi 15 giorni e finiti nel canile lager di Costanza dove vengono brutalmente uccisi ogni mese circa 700 cani.

Le bugie
Ma l’Amministrazione di Mangalia, nella persona di due consiglieri comunali e del city manager Romulus Dumitrana si spinge oltre e rifiuta ogni responsabilità in merito alle irregolarità compiute durante le catture (furgoni non idonei e senza prese d’aria, animali maltrattati durante l’accalappiamento) arrivando a contestare il contenuto della legge Romena che di fatto e inequivocabilmente non permette l’ eutanasia di cani sani.
Gli interlocutori di Sara Turetta hanno inoltre messo in dubbio l’efficacia del programma “Sterilizza e rilascia” attuato da Save the Dogs (indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come l’unico sistema risolutivo nei casi di randagismo endemico) e rivendicato numerose morsicature avvenute in città. Cittadini e turisti, infatti, sarebbero inferociti e pronti a prendere provvedimenti personali contro gli animali. “Se non li salviamo noi verranno avvelenati dalle persone esasperate”, concludono.
Un’emergenza morsicature (secondo loro fonti sarebbero almeno 5000 i cani sul territorio) però smentita dal gruppo di cittadini assiepati di fronte al municipio per protestare contro quanto sta accadendo agli animali del loro territorio.

Save the Dogs apre un’indagine  
In seguito all’incontro Save the Dogs non può dunque che concludere l’impossibilità ad instaurare una collaborazione con l’amministrazione della città qualora non vengano fermate immediatamente le catture.
Save the Dogs si è inoltre resa disponibile a ricoprire il ruolo di consulente nell’attuazione di misure atte al contenimento del problema del randagismo attraverso modalità realmente efficaci e rispettose degli animali. Possibilità che ieri è stata rigettata dagli amministratori di Mangalia.
Save the Dogs provvederà dunque all’apertura di un’ indagine in merito alle procedure che hanno portato alla messa in atto della campagna di rastrellamento dei cani di Mangalia e valuterà un’azione legale contro l’azienda incaricata di tali accalappiamenti (quando questa sarà resa nota) in collaborazione con la Federazione Romena per la Protezione degli Animali. 

(Fonte: www.lazampa.it)


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