Vittoria per gli orsi della lunain Vietnam: chiuse le fattorie della bile



Potranno essere finalmente liberati gli oltre 1000 orsi della luna (Ursus thibetanus) ancora detenuti nelle terribili fattorie della bile vietnamite, veri e propri luoghi di tortura dove si estrae la bile agli animali, da vivi, a scopi medici.
Già dichiarate illegali dal 1992, ma rimaste funzionanti per via di un espediente, queste “aziende agricole” detengono gli orsi in piccolissime gabbie drogandoli e tenendoli costantemente collegati a una cannula che risucchia l’ambito liquido dalla cistifellea. In alternativa, viene praticato chirurgicamente un foro nell’addome dell’animale che resta sempre aperto sgocciolando bile “liberamente”. Così come per ossa di tigre e corni di rinoceronti, la bile degli orsi è considerata dalla medicina tradizionale cinese un toccasana per molti disturbi, dalla febbre ai problemi di fegato fino alle piaghe agli occhi.
Un rimedio che ha portato la specie sull’orlo dell’estinzione anche perché fino agli anni ’80 gli animali venivano uccisi. Grazie all’intervento dell’associazione Animals Asia che da anni si batte contro questa barbara pratica, il governo vietnamita, dopo l’accordo del 2015 che vieta, entro il 2020, la prescrizione di medicinali a base di bile di orso, ha fatto un altro passo avanti firmando un protocollo d’intesa per il trasferimento effettivo degli orsi ancora prigionieri in nuovi santuari dell’associazione.

Fattorie ancora aperte in Cina e in Corea

Ma è solo una piccola vittoria considerando che in Cina e Corea del sud questa pratica è ancora legale e molto diffusa, prassi a cui si aggiunge il bracconaggio su orsi liberi (la bile su orsi selvatici è considerata più efficace). In Cina in particolare, si parla di circa 10 mila orsi  della luna attualmente costretti nelle fattorie della bile. Qui, a causa della mancata possibilità di movimento, delle infezioni e di malattie il tasso di mortalità e di sofferenza è altissimo così come i casi di ferite autoindotte che costringono gli allevatori a esportare agli animali denti e unghie. Nel 2000 Animals Asia ha ottenuto la liberazione di 500 orsi della luna cinesi, ma la strada è ancora lunga.

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