Modena, dopo 60 anni l'allevamento di visoni chiude per crisi: esultano gli animalisti

 

Essere animali inscenò un blitz a Fossoli, incantendosi sotto le gabbie. 

"Ora serve una legge nazionale"

 


Tre anni fa la protesta degli attivisti di Essere animali in un allevamento di visoni della provincia di Modena arrivò agli organi di stampa nazionali: un blitz in piena regola, con volontari incatenati sotto le gabbie e altri che sventolavano striscioni "Visoni liberi" dalla cima delle strutture. La scena finì, dopo mezza giornata, con un giro forzato per tutti in questura. Era il 30 novembre 2015. A tre anni di distanza, esulta oggi l'associazione animalista, quello storico allevamento di visoni di Fossoli di Carpi, attivo da sessant'anni, chiude i battenti, e lo fa per crisi: il mercato della pellicceria non è più florido come un tempo ed è sempre più difficile allevare una specie alloctona come quella del visone, con forti rischi ambientali in caso di fuga di esemplari o liberazione di animali.

"Siamo stati per ore vicini a quegli animali, costretti in minuscole gabbie di rete metallica e destinati a una morte orribile, e la notizia della chiusura di questa struttura ci rende enormemente felici", esulta l'associazione. Impossibile, tre anni fa come oggi, avere dati certi sul numero di esemplari allevati e uccisi: una stima che Essere animali ritiene plausibile è di 4mila capi abbattuti ogni anno soltanto a Fossoli. E la sorte di quanti erano ancora vivi negli ultimi tempi? Per l'associazione probabilmente l'allevamento è andato a fine ciclo, non facendo più nascere altri esemplari.

In Emilia-Romagna restano ancora attivi gli allevamenti di Galeata (Forlì-Cesena; 10mila capi), San Marco (Ravenna; 2500), Cella di Noceto (Parma; 4mila), Jolanda di Savoia (Ferrara; 4mila). Nel resto del Paese, vi sono allevamenti in Veneto (Conco, 20mila visoni; Villa del Conte, 10mila; Villadose, 13mila; Bastia, 15mila; Fiesso d'Artico, 1000; Scorzé, 1000), Lombardia (Calvagese della Riviera, 4mila; Capralba, 20mila; Cascina PominaDovera, 1300; Montirone, 3mila; Misano, 2mila; Offanengo, 1500; Gera d'Adda, mille; Credera Rubbiano, 1500), Abruzzo (Castel di Sangro, 1500).

La battaglia di Essere animali non finisce qui. "In Italia sono ancora attivi circa venti allevamenti di visoni, per una produzione annua di 160mila pelli. Già 12 paesi dell’Unione Europea li hanno vietati, alcuni anche con produzioni molto più importanti di quella italiana". Prima delle scorse elezioni arrivarono rassicurazioni di un impegno in tal senso da parte di un fronte trasversale: M5s, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Pd e Liberi e uguali. Due testi di legge sono già stati depositati e assegnati alla commissione Agricoltura di Montecitorio: "Ora è necessario che gli impegni siano mantenuti e che anche in Italia sia introdotto un divieto che porti alla chiusura di tutte le altre strutture. Per questo torneremo a breve a farci sentire": la campagna "Io sto con i visoni" dunque non si chiude qui. 

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(Fonte: http://www.bologna.repubblica.it)




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