La nuova, ultima, speranza di sopravvivenza per la rara tartaruga gigante dello Yangtze


 
C’è una nuova speranza per uno dei rettili più minacciati al mondo. Stiamo parlando della rarissima tartaruga gigante dello Yangtze, un tempo diffusa in Cina e Vietnam. Quello che si pensava essere l'ultimo maschio vivente si trova nello zoo di Suzhou, in Cina. Ma i ricercatori hanno avvistato una femmina lo scorso ottobre nel lago Dong Mo di Hanoi, in Vietnam. E sperano di poterla ritrovare la prossima primavera, avviando così un programma di riproduzione che potrebbe far tornare indietro la specie dall'orlo dell'estinzione.
La femmina trovata dai ricercatori lo scorso ottobre era sana e forte: pesava 86 chili, è stata sottoposta a una serie di esami, microchippata e rilasciata nel lago lo stesso giorno. Insieme a questo esemplare hanno avvistato, senza riuscire a raggiungerlo, un secondo esemplare più grande, di circa 130 chili, probabilmente un maschio.
La nuova, ultima, speranza di sopravvivenza per la rara tartaruga gigante dello Yangtze
«Una volta che conosceremo il sesso anche dell'altro esemplare potremo fare un piano sui prossimi passi da intraprendere per salvare la specie», afferma Timothy McCormack, direttore dell'Asian Turtle Program of Indo-Myanmar Conservation, che sta collaborando a questo progetto con l'Hanoi Department of Agriculture and Rural Development e la Wildlife Conservation Society. «Se sono un maschio e una femmina come ci aspettiamo, il recupero della specie potrebbe essere una possibilità reale. Allo stesso tempo, le nostre indagini in altre aree del Vietnam suggeriscono che altri animali potrebbero ancora sopravvivere in natura. Dobbiamo cercare di riunirli per avviare un piano di conservazione più ampio possibile».
La tartaruga gigante dal guscio molle dello Yangtze è da anni classificata tra le specie in pericolo critico. La caccia eccessiva e la distruzione dell'habitat hanno contribuito alla loro scomparsa. C'era stato un grande sforzo per far riprodurre la coppia che viveva nello zoo di Suzhou ma la femmina è morta nell'aprile 2019 proprio durante il recupero dall'anestesia dopo una procedura di inseminazione artificiale.
 
(Fonte: www.lazampa.it) 
 
 

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