Animali, chiuso 18/esimo allevamento di cani da carne in Corea del Sud // Quasi 200 animali salvati, l’allevatore coltiverà cavoli

 



I cani saranno trasferiti negli USA in cerca di adozione mentre l’allevatore Yang coltiverà cavoli e altri ortaggi





Nella provincia sudcoreana del Chungcheong, l’allevatore di carne di cane Yang (73), è il più recente ad aver aderito al programma Models for Change di Humane Society International/Korea, realizzato dall’organizzazione internazionale per la protezione degli animali, nell’ambito degli sforzi volti a porre fine all’industria della carne di cane nel Paese. Grazie alla collaborazione con HSI/Korea, il signor Yang sta terminando la sua attività da allevatore di cani e sta compiendo la transizione verso la coltivazione di cavoli e altri ortaggi.  

Quasi 200 cani e cuccioli del suo allevamento, inizialmente destinati al macello, saranno invece trasferiti negli Stati Uniti dove inizierà la ricerca di famiglie adottive.

Questo è il diciottesimo allevamento di cani da carne chiuso definitivamente da HSI/Korea. Dall’inizio del programma oltre 2.700 cani sono stati salvati e hanno trovato famiglie adottive negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e, in piccola parte, in Corea del Sud.

La chiusura arriva in un momento di crescente sostegno pubblico e politico per porre fine all’industria della carne di cane. L’anno scorso, infatti, la First Lady Kim Keon-hee si è espressa pubblicamente a favore di un divieto. Inoltre, gli ultimi sondaggi dimostrano che la maggior parte dei sudcoreani (85%) non mangia carne di cane e il 56% è favorevole a un divieto. Nel dicembre 2021, il Governo ha formato una task force per presentare raccomandazioni sulla questione ma, a seguito di ripetuti ritardi, HSI/Korea sta sollecitando il Governo ad avviare un programma di dismissione ispirato a Models for Change.

Il signor Yang ha allevato cani destinati al consumo umano per 27 anni nella città di Asan-si. Ora è d’accordo sul fatto che la soluzione migliore per l’industria della carne di cane in Corea del Sud sia la dismissione e lui stesso vuole abbandonare questa attività. Il suo allevamento, a differenza di molti altri nel Paese, è legalmente registrato, ma egli ritiene che non abbia futuro.

Yang ha affermato: “Nei primi anni dell’industria, nessuno denunciava gli allevamenti di cani da carne per violazioni o disapprovava l’industria. Ma con il passare del tempo, sono apparsi gruppi animalisti come HSI/Korea; il mondo sta cambiando, così come il popolo coreano. Sono un membro dell’associazione degli allevatori di cani e so come sta andando la Dog Meat Task Force. Il risarcimento e il periodo di transizione sono i problemi attuali. Ma a prescindere dalle raccomandazioni della Task Force, avevo comunque intenzione di lasciare il settore tra qualche anno; quindi, quando ho parlato con HSI/Korea ho capito che era una buona occasione per mollare subito. Ho intenzione di continuare a coltivare cavoli e di condividere i miei raccolti con la popolazione locale. HSI salverà gli animali e io aiuterò la gente con i miei cavoli”.

Lanciato nel 2015, Models for Change vede HSI/Korea collaborare con gli allevatori che, come il signor Yang, vogliono uscire dal settore e aiutarli a passare a mezzi di sostentamento alternativi e umani.


(Fonte: pianetablunews.it)


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