NUOVO ALLARME SULL'ABBANDONO DEI CANI DI RAZZE PREGIATE E COSTOSE NEL CANILE


17/12/2008

Cani abbandonati, è allarme «È un altro segnale di crisi»EMERGENZA.

Anche per il migliore amico dell'uomo questa vigilia natalizia si sta rivelando tutt'altro che festosa: se la colpa sia pure in questo caso della crisi che impone il risparmio in tutti gli ambiti della vita quotidiana non è facile dire, ma qualche sospetto agli operatori del canile sanitario della nostra città è venuto.

Perché non era mai accaduto che nel mese di novembre si registrasse un numero così alto di abbandoni e, di conseguenza, di ingressi al canile di via Campo Marzo. Nei 30 giorni di novembre infatti sono arrivati al canile ben 92 cani, un numero più simile a quelli che si registrano in agosto che al dato medio dei mesi invernali. «È davvero un dato inconsueto e io credo che il clima di allarme per la crisi economica che stiamo tutti vivendo abbia influito», afferma Andrea Pagan de Paganis, responsabile da 15 anni del canile sanitario. «Altrimento non sapremmo come spiegarci tanti abbandoni e soprattutto alcuni ingressi di cani di razza, che abbiamo trovato abbandonati e per i quali eravamo praticamente certi che si trattasse di smarrimenti e che quindi il proprietario ci chiamasse nel giro di qualche giorno per venire a prendere il cane.

Quindici giorni fa abbiamo trovato per esempio un bellissimo pechinese di 5-6 anni, in ottime condizioni, ma senza microchip: e dire che un cucciolo di pechinese oggi costa sui 500 euro, per cui il proprietario aveva speso anche una cifra consistente per questo animale. Lo abbiamo trovato vicino a Bussolengo. La scorsa settimana invece nella zona di Peschiera abbiamo trovato uno splendico pastore tedesco, avrà al massimo un anno, maschio, era in mezzo ai binari, anche questo senza microchip; poi ancora un rotweiller, insomma cani di razza che costano. In genere nei mesi invernali al canile entrano al massimo una sessantina di animali, in ottobre per esempio 68, in settembre 65, mentre in agosto 103. Per fortuna attraverso il sistema di schedatura anagrafica col microchip sono molti anche i cani che riusciamo a restituire». Al momento infatti al canile ci sono un'ottantina di cani: se si pensa che nel corso di un anno ne arrivanno più o meno 1.000, appare chiaro che il va e vieni è molto forte, con un trend costante di adozioni. «Va considerato comunque» osserva De Paganis, «che circa la metà dei cani che entrano sono stati smarriti e quindi vengono riconsegnati.

A questo proposito, lancio un appello per il Capodanno: ogni 31 dicembre il canile si riempie perchè i botti terrorizzano i cani, sarebbe un bel gesto fare un po' di attenzione».A.G.


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