Alzheimer nei cani


Si chiama SINDROME CONFUSIONALE DEL CANE ANZIANO e rappresenta da anni un modello di studio ed un banco di prova per nuovi farmaci da poter utilizzare nelle persone colpite dal Morbo di Alzheimer. Ma come spesso succede non si conosce tra i non addetti ai lavori e si pensa che certe malattie colpiscano solo l’uomo, forse perchè erroneamente ci riteniamo gli unici nel regno animale ad evere facoltà intellettive complesse. Ebbene, non è proprio così.

Vi sono diverse malattie comportamentali che possono colpire l’animale solo in virtù del fatto che il suo cervello invecchia e quindi vanno riducendosi progressivamente in numero di elementi neurali (neuroni e glia): depressioni, iperaggressività, sindromi confusionali, forme vestibolari, …
La Sindrome Confusionale rappresenta una base comune di partenza anche per le altre forme patologiche, ed è molto in aumento in funzione dell’allungamento della vita media dei cani. Rappresenta infatti una patologia geriatrica ed e difficilissimo trovarla sotto i 7 anni anche in cani notoriamente poco longevi come le razze di taglia gigante.

I sintomi più comuni sono rappresentati da:

- Disorientamento: il cane stenta a valutare gli spazzi e le dimensioni delle cose, spesso rimane incastrato in spazzi angusti e non riesce ad uscirne; attua comportamenti afinalistici; compie comportamenti stereotipati, sempre uguali a loro stessi; vocalizza incessantemente senza alcun motivo, spesso nel cuore della notte.
- Alterazione del ciclo sonno/veglia: spesso questi cani dormono di giorno e camminano incessantemente tutta la notte.
- Regressione comportamentale: spesso ricompaiono atteggiamenti che aveva da cucciolo, fa la pipì in casa o mangia le proprie feci.
- Contatto sociali: sembra non riconoscere persone note, sembra non ricordare più gli ordini consueti, ricerca costantemente le attenzioni e non vuole restare da solo.
Per chi come me ha avuto in casa un nonno/a malato di Alzheimer conosce le problematiche di questo tipo di malattie e intuisce l’angoscia e la confusione che dev’esserci nella mente di questi poveri animali.

Se il vostro cane è anziano e comincia a cambiare sensibilmente alcuni comportamenti ed abitudini consolidati, rivolgetevi subito ad un Veterinario Comportamentalista.

Oggi si puù fare molto, specialmente a livello farmacologico, per ridare al vostro amico la voglia di vivere.

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