Arriva in Italia la prima condanna per sperimentazione illegale.

È accaduto ieri 20 dicembre a Modena, dove il titolare di un laboratorio abusivo di sperimentazione è stato condannato a quattro mesi di reclusione con l’accusa di maltrattamento ed uccisione di animali.

L’indagine è cominciata circa un anno fa, quando nel mese di gennaio le guardie zoofile della Lav, Lega anti vivisezione, fecero irruzione insieme agli agenti della Guardia di Finanza in un casolare disperso nelle campagne modenesi e vi trovarono un vero e proprio laboratorio di sperimentazione abusiva. Qui l’uomo aveva già effettuato più di 1300 sperimentazioni di biocompatibilità e testato circa 566 prodotti medicinali. Nel casolare sono stati sequestrati oltre 100 animali, tra topi, conigli e criceti.

Si tratta di un evento senza precendenti, motivo per cui la Lav si ritiene soddisfatta, malgrado la leggerezza della pena rispetto ad un reato molto grave. Secondo l’associazione animalista, laboratori abusivi di questo genere sono un pericolo per gli animali, quanto per l’uomo.

Un reato gravissimo, sia per le sofferenze inflitte agli animali sia per l’assenza di garanzie che un laboratorio clandestino può offrire alla collettività, e per il quale dunque avremmo voluto una pena ben più severa. Questa condanna è particolarmente importante perché è la prima emessa in Italia per un caso di sperimentazione illegale e, inoltre, perché conferma che tutti gli animali sono oggi oggetto della normativa penale sul maltrattamento (legge 189 del 2004), senza distinzione alcuna, anche se oggetto di attività speciale, come in questo caso la sperimentazione animale

Fonte: http://animali.bloglive.it/

Commenti