Ecco Lesula, la nuova scimmia scoperta in Congo

Per la seconda volta in ben 28 anni i ricercatori hanno identificato una specie finora sconosciuta di scimmia africana. Ma l'animale è già a rischio di estinzione

Articolo di David Brown
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Un maschio adulto di Cercopithecus lomamiensis. Fotografia di Maurice Emetshu.


Lesula disegnata da Kimio Honda, per gentile concessione FAU.


I ricercatori l'hanno battezzata Cercopithecus lomamiensis, ma la gente del posto la chiama lesula: è la seconda specie di scimmia scoperta in Africa negli ultimi 28 anni, ma è già a rischio di estinzione a causa della caccia, annuncia uno studio pubblicato sulla rivista PlosOne.

“Il primo esemplare di lesula individuato, nel 2007, era un giovane in cattività avvistato nei pressi di una scuola nella cittadina di Opala, nella Repubblica Democratica del Congo”, racconta il comunicato dei ricercatori. “La giovane scimmia somigliava molto a un cercopiteco di Hamlyn, ma la sua colorazione differiva da quella di qualunque altra specie”.

Fin dal primo avvistamento, dicono i ricercatori, lesula è stata poi osservata anche in natura, dove è stato possibile studiarne l'ecologia e il comportamento, nonché determinarne la particolarità anatomica e genetica.

L'areale della scimmia si espande sugli ultimi tratti di foresta "biologicamente inesplorata" del Congo; ma benché sia ancora isolato e solo sporadicamente abitato, lesula è cacciata per uso alimentare.

“Oggi la vera sfida della tutela ambientale in Congo
è la capacità di intervenire prima che eventuali perdite di specie diventino definitive”, dicono  John e Terese Hart della Lukuru Foundation, che guida il progetto. “Specie che dispongono di areali limitati, come appunto la lesula, possono passare nel giro di pochi anni dall'essere considerate vulnerabili a gravemente minacciate di estinzione”.

Kate Detwiler, assistente di Antropologia presso la Florida Atlantic University (FAU) fa parte del gruppo che ha descritto Cercopithecus lomamiensis: “Siamo stati molto fortunati a trovarla prima che fosse troppo tardi per cercare di salvarla".

Detwiler ha potuto osservare l'animale all'interno del suo habitat, un'area di circa 17.000 chilometri quadrati tra i fiumi Lomami e Tshuapa, nel Congo centrale. “Dopo l'emozione provocata dalla conferma, avvenuta nel laboratorio di genetica, del fatto che si trattava di una nuova specie, poter vedere lesula all'interno del suo ambiente è stato particolarmente gratificante", ha detto Detwiler in un comunicato della FAU. "L'aver trovato un primate finora sconosciuto in quest'area della foresta pluviale congolese, nel XXI secolo, significa che abbiamo ancora molto da imparare. La scoperta può  contribuire a far conoscere e a tutelare questo ecosistema così incredibilmente diversificato".

“Ora è necessario non solo sospendere la caccia alla lesula e ad altre specie in pericolo nella zona, destinata a diventare il parco nazionale, ma anche nelle aree circostanti che fanno da cuscinetto", chiedono John e Terese Hart. "Abbiamo potuto verificare che da parte delle popolazioni locali la buona volontà non manca, ma devono poter disporre di un'alternatica economica".

Il futuro Parco nazionale di Lomami, aggiunge la FAU, "sarà la prima area protetta a livello nazionale ad essere istituita consultando le comunità locali fin dall'inizio".  

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