A Kiev, però, torna l'allarme dog hunter.
GEAPRESS
– Allarme dog hunter a Bravarì, nei pressi di Kiev. Informazioni che
arrivano con il contagocce, visto l’abitudine assunta da tali soggetti.
Probabilmente tollerati dalle autorità ucraine, si sono messi a seguire
le mosse degli animalisti. Andrea Cisternino, il nostro connazionale in
prima linea a Kiev per la salvaguardia dei randagi, lo aveva detto. Non
date informazioni dettagliate su adozioni o altre tipologie di
intervento. Le morti, infatti, sono arrivate seguendo anche la pista
degli appelli. Quelli dei volontari. I risultati delle criminali azioni,
rivendicati nei siti web dei dog hunter, purtroppo lasciano spazio a
pochi dubbi. Questa volta, a Bravarì, le cose sono andate in maniera
diversa e ad essere allertati sono proprio i volontari.
I dog hunter, sono tornati con la neve. A Kiev la temperatura è scesa in picchiata. Cinque gradi sotto zero nell’ultima notte ma già nel fine settimana, di gradi sotto zero ne sono previsti il doppio. Un momento difficile, che però in quel paese dura parecchi mesi. Cucce di legno poi sommerse da terra, con il fine di isolare termicamente il piccolo riparo facendo salva solo l’apertura anteriore. L’anno scorso, nei pressi del cimitero, non esitarono a dargli fuoco. Quale sicurezza copre simili criminali? Forse anche quella derivante da una proposta di legge che li vorrebbe fare diventare … cacciatori di selezione! Cinghiali, altri ungulati e poi cani e gatti randagi.
Sabato scorso, però, sono iniziati i primi lavori del “Rifugio
Italia”, la struttura fortemente voluta da Andrea Cisternino per offrire
un riparo sicuro e dignitoso ai randagi ucraini. Un primo pezzo di
recinzione è già in piedi ma la costruzione del rifugio, spiega Andrea
Cisternino, dipenderà dai soldi che arriveranno. Insomma, facciamo in
modo che il Rifugio Italia, non venga dimenticato proprio dal nostro
paese.
La neve rimarrà almeno fino ad aprile e la situazione generale del
paese non agevola questo tipo di aiuti. Basta pensare alle campagne,
riferisce sempre Cisternino, dove la luce può mancare per più giorni
consecutivi. E’ tutto vecchio, e sotto una nevicata è facile che i
fragili e deboli impianti, possano facilmente saltare.
Un pezzo dopo l’altro. Tanti tasselli di sacrifici quotidiani che
saranno incastonati solo grazie alle donazioni che arriveranno. La
costruzione del Rifugio Italia, che è possibile seguire e sostenere
direttamente dal sito web di Andrea Cisternino, è finalmente iniziata.
Commenti
Posta un commento