Randagi in Ucraina – iniziano i lavori del “Rifugio Italia”

A Kiev, però, torna l'allarme dog hunter.

Articolo pubblicato da GEAPRESS in data  05 dicembre 2012

 
GEAPRESS – Allarme dog hunter a Bravarì, nei pressi di Kiev. Informazioni che arrivano con il contagocce, visto l’abitudine assunta da tali soggetti. Probabilmente tollerati dalle autorità ucraine, si sono messi a seguire le mosse degli animalisti. Andrea Cisternino, il nostro connazionale in prima linea a Kiev per la salvaguardia dei randagi, lo aveva detto. Non date informazioni dettagliate su adozioni o altre tipologie di intervento. Le morti, infatti, sono arrivate seguendo anche la pista degli appelli. Quelli dei volontari. I risultati delle criminali azioni, rivendicati nei siti web dei dog hunter, purtroppo lasciano spazio a pochi dubbi. Questa volta, a Bravarì, le cose sono andate in maniera diversa e ad essere allertati sono proprio i volontari.

I dog hunter, sono tornati con la neve. A Kiev la temperatura è scesa in picchiata. Cinque gradi sotto zero nell’ultima notte ma già nel fine settimana, di gradi sotto zero ne sono previsti il doppio. Un momento difficile, che però in quel paese dura parecchi mesi. Cucce di legno poi sommerse da terra, con il fine di isolare termicamente il piccolo riparo facendo salva solo l’apertura anteriore. L’anno scorso, nei pressi del cimitero, non esitarono a dargli fuoco. Quale sicurezza copre simili criminali? Forse anche quella derivante da una proposta di legge che li vorrebbe fare diventare … cacciatori di selezione! Cinghiali, altri ungulati e poi cani e gatti randagi.
Sabato scorso, però, sono iniziati i primi lavori del “Rifugio Italia”, la struttura fortemente voluta da Andrea Cisternino per offrire un riparo sicuro e dignitoso ai randagi ucraini. Un primo pezzo di recinzione è già in piedi ma la costruzione del rifugio, spiega Andrea Cisternino, dipenderà dai soldi che arriveranno. Insomma, facciamo in modo che il Rifugio Italia, non venga dimenticato proprio dal nostro paese.
La neve rimarrà almeno fino ad aprile e la situazione generale del paese non agevola questo tipo di aiuti. Basta pensare alle campagne, riferisce sempre Cisternino, dove la luce può mancare per più giorni consecutivi. E’ tutto vecchio, e sotto una nevicata è facile che i fragili e deboli impianti, possano facilmente saltare.
Un pezzo dopo l’altro. Tanti tasselli di sacrifici quotidiani che saranno incastonati solo grazie alle donazioni che arriveranno. La costruzione del Rifugio Italia, che è possibile seguire e sostenere direttamente dal sito web di Andrea Cisternino, è finalmente iniziata.



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