L’incredibile storia della bambina cresciuta in Namibia insieme agli animali più pericolosi del pianeta.
Accarezza un ghepardo, cavalca un elefante, gioca con un serpente.
Senza alcuna paura, come fosse un loro simile. È la storia di Tippi, una
bimba nata e cresciuta in Namibia in compagnia di animali selvaggi. I
genitori, due fotografi-documentaristi francesi, si trovavano in Africa
per lavoro e rimasero allibiti dal rapporto magico che si era instaurato
tra la figlia e gli animali. Hanno allora deciso di lasciarla crescere
libera, in compagnia dei suoi “amici” della savana.
Tippi considerava l’elefante, battezzato Abu, come il fratello
maggiore e comunicava anche con leoni, coccodrilli e giraffe. I video
che la ritraggono mentre interagisce con gli animali considerati tra i
più pericolosi del pianeta hanno dell’incredibile: toccante la
naturalezza e la confidenza con cui si comporta.
La bambina era anche stata accolta a braccia aperte dalle comunità
dei Boscimani e degli Himba, da cui ha imparato il linguaggio e l’arte
della sopravvivenza. Un sogno interrotto bruscamente dal divorzio dei
genitori, che dopo la rottura decisero di tornare in Francia.
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