Genova – Uccide il gatto del vicino a colpi di carabina. La Cassazione: multa di 7000 euro

Lo Sportello dei Diritti": chi uccide un animale deve essere puntito in maniera esemplare.

Articolo pubblicato da GEAPRESS -  05 novembre 2013
 
gatto Con sentenza numero 44422 della Cassazione Penale pubblicata ieri, è stata confermata  la condanna inflitta dal Tribunale di Genova, ad un persona accusata di avere ucciso il gatto del vicino con un colpo di carabina. La multa inflitta dalla Cassazione è pari  a 7000 euro. Ne da comunicazione l’associazione “Sportello dei Diritti”, presieduta  da Giovanni d’Agata.

L’imputato, avrebbe ucciso il povero micio, perchè infastidito. Condannato dal Tribunale si era poi  rivolto al successivo grado di giudizio sostenendo l’erronea interpretazione del Giudice di primo grado sulla circostanza aggravante rappresentata dalla condotta aggressiva verso gli animali. Ricorso rigettato dal momento in cui la Cassazione ha ribadito come “non solo il Tribunale ha esplicitato la valutazione di non necessità della condotta, anche volendosi porre nell’ottica di una reazione dell’imputato a situazione di fastidio, ma ha complessivamente ricostruito il fatto nella prospettiva di una ripetizione di condotte aggressive che hanno in ultimo condotto alla morte di un animale“. Non può essere applicata, quindi, alcuna attenuante generica.

Per Giovanni d’Agata il comportamento oggetto di intervento dei Giudici deve sempre essere punito in maniera esemplare. “Chi uccide un animale – ha dichiarato il presidente dello Sportello dei Diritti -  non se la può cavare né pretendere alcuna attenuante“.



Commenti