Questo articolo è stato tratto da www.collettivoanimalista.org con lo
scopo di informare sulla crudeltà di noi umani (se così possiamo ancora
definirci) nei confronti degli animali.
Noi siamo responsabili non solo di quello che facciamo, ma anche di
quello che avremmo potuto impedire - come scrive Peter Singer - e
pertanto il nostro impegno deve essere quello di impedire ogni tipo di
maltrattamento, ogni minima ingiustizia ai danni di un animale.
NON PENSARE "tanto ci sono già gli altri che lo fanno"...
AGISCI ANCHE TU!
OGNUNO DI NOI PUO’ FARE TANTO PER DIFENDERE LA LIBERTA’ E LA VITA DI UN ANIMALE :
tieniti aggiornato e partecipa alle campagne di protesta con presidi o
invio mail organizzate via internet; firma e condividi le petizioni dai
siti web; organizza banchetti di sensibilizzazione dell'opinione
pubblica, chiedi il materiale informativo ad ogni gruppo o associazione
che più é conforme al tuo modo di sentire, e discutine con loro; fai
volantinaggio informativo, distribuisci i CD esplicativi, sensibilizza
le persone che hai intorno.
ARTICOLO: "CIRCHI E ZOO, DIETRO AL TENDONE LA SOFFERENZA":
Dietro all’ambiente festoso e spensierato del tendone, dello zucchero filato e dei clown si nasconde una realtà fatta di solitudine e tristezza, sofferenza e umiliazioni: quella degli animali imprigionati a vita in squallide gabbie.
I proprietari dei circhi e degli zoo
cercano in ogni modo di far credere al pubblico che gli animali siano
felici e ben curati al fine di poter continuare il loro sporco lavoro:
fare soldi sulla pelle di animali innocenti. In realtà essi sanno meglio
di chiunque altro che la “vita” degli individui detenuti negli zoo è
totalmente innaturale. L’ossessionante routine della vita in gabbia e
dei lunghi ed estenuanti viaggi da una città all’altra non lascia agli
animali nessuna possibilità di esprimere il proprio istinto naturale e
stravolge totalmente i loro ritmi biologici. Passano la loro triste e
apatica esistenza in gabbie piccolissime (se paragonate ai loro habitat
naturali) e sviluppano dei comportamenti patologici e depressivi. A
causa degli spazi angusti e della noia la maggioranza degli animali
rinchiusi in gabbia”impazzisce” dando sfogo a movimenti ripetitivi
estranei alla loro natura (per esempio il tipico “dondolio” della
proboscide degli elefanti oppure il continuo camminare da una parete
della gabbia all’altra di tigri e leoni). È inoltre importante ricordare
che molte specie in libertà hanno una vita di gruppo molto complessa o
che altre percorrono diverse decine di chilometri ogni giorno, cose che
nessuno zoo, nemmeno il più grande, potrà mai riprodurre.
Gli unici momenti in cui gli animali
escono dalle loro gabbie è per essere costretti ad imparare numeri
umilianti, stupidi ed innaturali dai domatori che li sottomettono e
impauriscono a tal punto dai riuscire ad addestrare, terrorizzandoli,
degli animali di natura selvatici a compiere numeri contrari alla
propria natura di fronte a centinaia di persone e ad una musica
assordante.
Spesso la gente porta i bambini allo
zoo, ma non c’è niente di più diseducativo che mostrare loro degli
animali rinchiusi in gabbia, lontani dal loro habitat naturale e
psicologicamente distrutti. Meglio sarebbe imparare a conoscere gli
animali del nostro paese osservandoli nel bosco oppure istruirsi con
libri o documentari.
Ci sono molti circhi che da tempo hanno
rifiutato di usare animali e attraggono spettatori grazie al talento dei
propri artisti invece che all’umiliazione degli animali (per esempio il
Cirque du Soleil o il circo Starlight).
Gli animali imprigionati negli zoo sono
esseri senzienti simili ad un cane, un gatto o un umano. L’unica
differenza tra noi e loro è che apparteniamo a specie diverse, ma per
quanto riguarda la capacità nel provare dolore, tristezza, noia o
sofferenza non esiste nessuna caratteristica moralmente pertinente che
li rende differenti da noi.
NON SIATE PIÙ COMPLICI DI QUESTE BARBARIE!
BOICATTATE I CIRCHI CON ANIMALI E GLI ZOO! IL VOSTRO BIGLIETTO D’ENTRATA SIGNIFICA LA LORO SOFFERENZA!
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