Il quattrozampe è diventato il simbolo della crudeltà umana nei confronti degli animali. Lega nazionale per la difesa del cane, che si costituirà parte civile nel futuro dibattimento, fa sapere che i magistrati parlano, per il colpevole del folle gesto, di "disegno criminoso"
Roma, 3 giugno 2016 - Poco meno di un anno fa a Livorno Snoopy, un dolcissimo meticcio di circa 7 anni, fu ucciso con un colpo di carabina mentre
si trovava sul balcone di casa durante una breve assenza – meno di
mezz’ora – dei suoi familiari. Le indagini dei Carabinieri portarono nel
giro di pochi giorni all’individuazione del responsabile e alla sua confessione.
Questo drammatico episodio suscitò molto scalpore nella città toscana e circa 400 persone parteciparono al corteo per chiedere giustizia
per questo tenero cagnolone e per tutte le altre vittime innocenti
della malvagità umana. Da allora, Lega nazionale per la difesa del cane
ha continuato a seguire l’evoluzione della vicenda ed è rimasta vicino
alla famiglia di Snoopy che ha sofferto e soffre ancora per la sua
perdita.
Finalmente, nei giorni scorsi, è arrivata una confortante notizia: l’autore di questo crudele e insensato gesto è stato rinviato a giudizio ai sensi degli articoli 81 e 544-bis del Codice Penale “perché, sparando con una carabina […] uccideva per crudeltà e comunque senza necessità,
in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, un piccione e un cane”.
Il Pubblico Ministero ha quindi riconosciuto un vero e proprio disegno criminoso
nelle azioni di questo spietato killer e l’art. 81 prevede che la pena
prevista per il reato venga aumentata fino al triplo. L’imputato in
teoria rischia quindi fino a 6 anni di reclusione per aver ucciso
Snoopy.
“Siamo molto soddisfatti del capo di imputazione a carico del responsabile” commenta Michele Pezone,
legale e responsabile Diritti Animali LNDC. “L’applicazione dell’art.
81 del Codice Penale significa che l’imputato ha compiuto più reati per
il raggiungimento di uno scopo pianificato e premeditato.” Anche la famiglia di Snoopy ha accolto con soddisfazione la notizia. Arianna Lucisano,
che dal primo giorno si è battuta per ottenere giustizia, ci ha
scritto: “È molto più di quanto sperassimo. Con questo rinvio a giudizio
il pm ha dato finalmente risalto a un crimine compiuto contro un
animale. Se non avessi avuto il sostegno di LNDC non avrei creduto che
saremmo arrivati a questo”.
Come già annunciato, Lega Nazionale per la Difesa del Cane si costituirà parte civile nel procedimento e
continuerà a seguire da vicino tutta la vicenda auspicando una condanna
esemplare. Chi commette reati di questo tipo rappresenta un pericolo
per tutti, dagli animali agli esseri umani e non deve restare impunito. È
importante ricordare sempre che molti studi scientifici hanno
dimostrato che la violenza sugli animali può in molti casi essere predittiva
di un comportamento che si trasferirà sulle persone. Per questo motivo,
negli USA i reati contro gli animali sono ora considerati “reati gravi”
e l’FBI ha iniziato a monitorare gli autori di questi gesti al fine di
prevedere e prevenire ulteriori crimini. In Italia siamo ancora lontani
da questo, ma i capi di imputazione a carico dell’assassino di Snoopy
fanno ben sperare e mostrano una maggiore consapevolezza della gravità del fatto.
Togliere la vita a un essere senziente non deve essere considerato un
atto di importanza poco rilevante. Mai più. Così conclude la nota di
LNDC.
(Fonte: http://www.quotidiano.net)
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