Il proprietario di un cane ha l'obbligo di iscrivere all'anagrafe
canina il suo cucciolo entro dieci giorni dalla nascita o dall'adozione
e di applicargli microchip entro i 60 giorni di vita, pratica che potrà
essere effettuata
esclusivamente dai veterinari ASL competenti per territorio e da
veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all'anagrafe
canina
regionale. È necessario inoltre comunicare alla Asl lo smarrimento, il
furto, la morte dell'animale o l'eventuale cessione. Anche i cani
randagi devono essere identificati tramite l'iscrizione all'anagrafe,
che deve avvenire a nome del Comune nel quale è stata compiuta la
cattura.
Cos’è quindi il microchip per cane? E’ un semplice
transponder, una capsula di vetro biocompatibile, del tutto inerte, delle
dimensioni di 11×2 millimetri che non provoca reazioni di rigetto al cane e non
permette la penetrazione interna di liquidi organici. L’inserimento del microchip avviene con iniezione
sottocutanea nella zona laterale del collo, a sinistra e per l’inserimento si utilizzano
apposite siringhe monouso sterili. Nel
microchip per cane viene utilizzata la tecnologia R.F.ID. (Radio
Frequency Identification): non emette nessuna onda, ha all’interno un chip
“leggibile” solo da veterinari abilitati, canili e Asl muniti di apposito
lettore di microchip per cane. Attraverso la lettura di un codice univoco di 15
cifre: le prime tre riguardano la casa produttrice, le successive dodici
identificano univocamente il singolo animale, si ha la possibilità di risalire al
nome e alla residenza del proprietario. Il microchip per cane, inoltre,
è condizione necessaria per viaggiare assieme al
nostro amico a 4 zampe fuori confine.
Il microchip
nei cani assolve a diverse funzioni:
- permette di identificare il cane, indispensabile nel caso per esempio di vaccinazioni contro la rabbia;
- permette di identificare i proprietari, prevenendo così i casi di abbandono, severamente punibili dalla legge;
- permette di identificare i cani smarriti e restituirli ai legittimi proprietari;
- permette di combattere i furti o i rapimenti, il cane identificabile non è rivendibile e nessuno può appropriarsene liberamente.
Per quanto riguarda il costo del microchip, è applicabile presso l’ambulatorio di qualsiasi veterinario della propria regione, abilitato a inserirli al costo di una visita, variabile a seconda della città e della regione. Altrimenti, ma solo entro il secondo mese di vita, è applicabile o gratuitamente o dopo pagamento del solo costo base del microchip dai Servizi Veterinari della vostra Asl di residenza.
Dal momento in cui è stato registrato il cane, si è obbligati a comunicare all’anagrafe canina di competenza (regionale) le modifiche intervenute in relazione alla propria residenza. Nel caso in cui il vostro cane sia smarrito sarà molto più difficile risalire a voi. Stessa cosa nel caso in cui il cane cambi proprietario.
La mancata registrazione del proprio cane all'anagrafe canina, il mancato inserimento del microchip e altri inadempimenti, comportano sanzioni abbastanza salate:
- Sanzioni Mancata iscrizione all’Anagrafe Canina Regionale
da € 78,00 € 233,00 - Sanzioni Omessa denuncia di scomparsa, morte e trasferimento di proprietà
da € 78,00 € 233,00 - Sanzioni Mancata iscrizione di cani provenienti da altre Regioni o dall’estero
da € 78,00 € 233,00 - Sanzioni Mancata applicazione del microchip entro il terzo mese di vita
da 104,00 € a € 259,00
Per quanto riguarda i cani con vecchi tatuaggi (tatuaggi
Asl, non Enci), se sono leggibili, non hanno necessità di inserire il
microchip. Ma se il tatuaggio non è più leggibile, allora andrà messo il
microchip segnalando sull’apposito certificato di microchip che il precedente
tatuaggio non è più leggibile.
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