Il fenomeno dell’abbandono degli animali riguarda sia chi li lascia sul ciglio della strada, chi invece li lascia numerose ore soli nel giardino senza viveri e senza prendersene cura.
Negli anni, la sensibilità nei confronti degli animali e delle
violenze perpetrate ai danni di essi è venuta via via aumentando. Nel
codice penale hanno così trovato ingresso una serie di reati volti a
punire condotte come l’uccisione, il maltrattamento o l’abbandono.
Proprio l’ipotesi dell’abbandono dell’animale è molto frequente. Tale
condotta è punita dal codice penale che, in un apposito articolo [1], stabilisce quanto segue:
- Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
- Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.
Questo articolo ha una funzione “residuale”: serve cioè a punire
tutte le condotte che non rientrano nella più grave forma dell’uccisione
e del maltrattamento.
I comportamenti puniti sono due:
- l’abbandono di animali: è ad esempio il caso di chi, prima della villeggiatura, abbandona il cane sul ciglio della strada;
- la detenzione di animali in condizioni di contrasto con la loro natura tali da generare in loro sofferenze.
Il concetto di abbandono include non solo la precisa volontà di
abbandonare l’animale, ma anche quella – più generale – di non
prendersene cura nella consapevolezza che l’animale stesso sarà incapace
di badare a se stesso. In altri termini si colpisce l’indifferenza e la
trascuratezza verso la sorte del cane, del gatto o di qualsiasi altro
animale. Si ha quindi abbandono di un cane anche quando
il proprietario, pur avendo accolto presso di sé l’animale, non se ne
prende più cura mantenendolo in condizioni incompatibili con la sua
natura, tale da generargli profonda sofferenza. Si pensi al caso di chi
sta numerose ore fuori casa, lasciando il proprio cane legato a una
catena, senza cibo, con acqua stagnante e circondato dai propri
escrementi; o al caso di chi parte per le vacanze e lascia il cane da
solo nel giardino.
Scatta il reato di abbandono del cane anche nei confronti di chi lascia l’animale chiuso in auto per numerose ore, soprattutto in estate [2]. Lo stesso dicasi se si lascia il cane solo in giardino,
peggio se lontano dalla abitazione. La Cassazione ha ritenuto che,
quando c’è il pericolo di reiterazione del reato il cane può essere
sottoposto a sequestro (si pensi al caso del padrone le cui abitudini
lavorative lo possono tenere lontano da casa per diverse ore o giorni).
Inoltre in caso di condanna del proprietario dell’animale, secondo la giurisprudenza si può procedere alla confisca del cane. La confisca non può essere disposta se il cane appartiene a un’altra persona diversa dal responsabile.
(Fonte: https://www.laleggepertutti.it/167044_cosa-rischia-chi-abbandona-un-cane-o-un-altro-animale)
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