Sono davvero tanti i luoghi comuni sui nostri amici gatti. Per esempio, si dice che siano animali schizzinosi e dispettosi. Oppure che sia inutile parlare con loro. Vero o falso?
1 - I gatti bianchi sono sordi e quelli di tre colori sono sempre femmine?
Dipende. Nel primo caso, il motivo non è legato al colore, ma alla
presenza di un gene (W) che è dominante e che determina non solo il
colore bianco, ma anche l’atrofia dell’organo del Corti, che si trova
nel dotto cocleare dell’orecchio e provoca la sordità nell’animale.
I gatti pezzati, o tartaruga, quelli con il pelo arancione, bianco e nero, sono quasi sempre femmine e anche questo è dovuto a ragioni genetiche. Il gene che determina il
colore nero e quello arancione, infatti, sono entrambi presenti sul
cromosoma sessuale X. Per manifestarsi tutti e due devono esserci due
cromosomi X: questo avviene solo nelle femmine. Nei maschi i cromosomi
sessuali sono X e Y, con l’eccezione di alcuni casi XXY, in cui gli
animali sono tricolori.
2 - Sono schizzinosi col cibo?
Non esattamente: è più corretto dire che amano la varietà, e
alternare tra cibi con sapori e consistenze diverse. Nutrire un gatto
con lo stesso cibo per tutta la sua vita potrebbe portarlo a un rifiuto
totale di quell’alimento, o al contrario potrebbe convincerlo che quello
è l’unico cibo possibile, intrappolandolo nelle sue stesse abitudini.
3 - Parlare con loro non serve a nulla?
No, anzi. I gatti sono
molto sensibili al suono della voce umana, e si spaventano facilmente se
qualcuno urla (o anche se parla con un tono di voce particolarmente
stridulo, o a volume alto). Educare un gatto significa anche abituarlo
al suono della nostra voce: usare un tono di voce pacato con un gatto
spaventato è il modo migliore per tranquillizzarlo.
4 - Hanno paura dei rumori forti?
L’udito dei gatti è estremamente sviluppato, e alcuni rumori
quotidiani (dal phon all’aspirapolvere, alla televisione col volume
alto) potrebbero spaventarlo a morte, soprattutto nei primi mesi di
vita.
Questo non significa che non riusciranno mai a sopportarli: grazie a
un processo chiamato “abituazione” è possibile renderli tolleranti anche
ai rumori più forti. Come? Facendoglieli ascoltare dapprima a basso
volume e da lontano, poi aumentandone gradualmente l’intensità.
5 - Se ne fregano del loro padrone?
Assolutamente no: anche se il gatto è un animale tendenzialmente solitario, apprezza anche la compagnia. È però vero che vivere sotto lo stesso tetto non significa necessariamente diventare amici: in natura, un gatto vedrebbe un essere umano come un potenziale predatore, ed è importante fin dalle prime settimane di vita accarezzarlo e maneggiarlo con delicatezza, per abituarlo al contatto umano e fargli capire che è piacevole.
Assolutamente no: anche se il gatto è un animale tendenzialmente solitario, apprezza anche la compagnia. È però vero che vivere sotto lo stesso tetto non significa necessariamente diventare amici: in natura, un gatto vedrebbe un essere umano come un potenziale predatore, ed è importante fin dalle prime settimane di vita accarezzarlo e maneggiarlo con delicatezza, per abituarlo al contatto umano e fargli capire che è piacevole.
6 - Quelli sterilizzati vivono di più?
Tendenzialmente sì. Un gatto senza istinti sessuali non ha bisogno di
lottare per il territorio, né di allontanarsi alla ricerca di un
partner. Però, ha anche più appetito di uno fertile, a fronte di una
diminuzione del fabbisogno energetico e dell’attività fisica: questo
significa che, se non se ne tiene sotto controllo il peso, l’animale è a
rischio di obesità, una condizione che ne riduce di molto l’aspettativa
di vita.
7 - Sono animali dispettosi?
Può sembrare. Per esempio, quando si punisce un gatto che l’ha fatta
fuori dalla cassettina, si finisce per farlo sentire ancora più a
disagio, e sarà dunque più propenso a ripetere il gesto. È dunque
importante capire il perché di un comportamento che noi percepiamo come
un dispetto: restando al precedente esempio, i gatti odiano le lettiere
sporche, e se cominciano a “farla in giro” forse è il momento di
cambiare la sabbia.
Gabriele Ferrari per la guida Cani & Gatti
Con la consulenza di Maria Cristina Crosta, medico veterinario presso la Clinica Gran Sasso a Milano, e Laura Borromeo, comportamentalista felina.
Fonte: https://www.focus.it/ambiente/animali/7-luoghi-comuni-sui-gatti
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