In un canile si sprecano vite di grande valore, con numeri da vergogna. Per questo fare uscire un cane dalla gabbia, che lo rinchiude magari da anni, è un atto d’amore nei confronti dell’animale e di se stessi. Meglio fare più di una visita nel rifugio per interagire con l'animale prima di portarlo a casa.
Un
gesto che andrebbe diffuso e moltiplicato, sempre con ragionevolezza e
sentimento. Chi è pronto per la scelta deve tener presenti alcuni
passaggi fondamentali, primo tra tutti quello di farsi consigliare sul
cane da adottare, secondo l’indole e le caratteristiche. Meglio fare più
di una visita nel rifugio per interagire con lui/lei prima di portarlo
via con sé. Aperta la porta del box, della macchina e infine di casa
ecco alcuni aspetti da non sottovalutare, suggeriti da Luca Spennacchio,
istruttore cinofilo e studioso di zooantropologia applicata.
Il cane di canile ha vissuto in un ambiente particolare,
molto diverso da quello domestico. Per questa ragione, una volta
adottato, potrebbe mettere in dubbio la validità del suo nuovo stile di
vita e aver bisogno di tempo per cominciare un altro processo di
adattamento.Ogni cosa per lui è sconosciuta: dall’automobile al
pavimento di casa, sul quale si può immobilizzare perché non ha mai
sentito sotto i polpastrelli altro che cemento o terra. Attenzione alle
scale, soprattutto in discesa: Fido potrebbe vederle come un baratro.
Non conosce gli oggetti che sono in un appartamento, ignora
suppellettili, tappeti, coperte. Si trova immerso in un universo
olfattorio ignoto e deve partire alla scoperta di odori nuovi e di
rumori sconvolgenti.
Capitolo deiezioni:
nel box il cane è costretto, suo malgrado, a espletare i bisogni
fisiologici nello stesso luogo dove mangia e dorme, cosa del tutto
innaturale per un soggetto adulto. Una volta a casa, potrebbe sporcare
per acquisire fiducia nel mondo nuovo, lasciando traccia di sé,
comunicando la sua presenza.
E’
un’abitudine che si elimina facilmente aiutando il cane a stare
tranquillo, premiando i tentativi di odorare all’esterno e le volte che
sporca fuori casa. Per i primi tempi è consigliabile non lasciarlo
libero senza guinzaglio, neanche nei parchi, perché potrebbe scappare.
Tutti gli atteggiamenti descritti sono superabili con la costruzione di
un rapporto di fiducia che, pezzo per pezzo, il cane e l’uomo rendono
indistruttibile insieme.
L’adozione in un canile è un atto bellissimo, premiato dai nuovi compagni di vita con un affetto immenso.
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