La vita in gabbia è una realtà spesso crudele, che può deprimere e
alienare gli animali. Che sia una cuccia con le sbarre oppure un box
gelido in un canile, la reclusione incide negativamente
sull’umore di Fido. In alcuni casi la gabbia può condurlo alla follia
pura. Del resto nessuno sceglierebbe spontaneamente di passare la sua
vita in prigione, limitando la propria libertà fisica. Secondo uno
studio condotto dall’Anthrozoology Institute dell’Università di Bristol, la reclusione porta i cani alla pazzia.
Hamish Denham, a capo della ricerca, ha videoregistrato 30 cani
di razza Pastore Tedesco in forza alla Polizia. La notte in un box,
dopo una giornata di azione e socializzazione, ha spinto molti di loro
ad assumere comportamenti figli dell’alienazione, dello stress e del
senso di reclusione. Molti esemplari saltavano contro il muro del box,
camminavano in circolo, avanti e indietro, o ancora ossessivamente lungo
il perimetro della gabbia.
Lo studio ha riscontrato similitudini comportamentali con gli esseri
umani costretti alla galera. Una situazione che viene vissuta al pari
della tortura e della punizione. Lo stesso vale per i
cani che soffrono l’assenza di interazione sociale: questo può condurli
al disordine psicologico. Infatti si parla di malattia mentale, “kennel crazy“, cioè follia da gabbia.
I sintomi più comuni sono tutti ossessivo-compulsivi come masticare
ripetutamente, saltare di continuo, tirare al guinzaglio con forza,
quindi letargia, inappetenza, depressione e automutilazione.
Spesso questa condizione porta i cani, in particolare quelli in canile,
a manifestare problemi di tipo comportamentale. La mancanza di tempo e
risorse per rieducarli li trasforma in esemplari non adottabili. Una
condizione penalizzante che li costringe al dolore e alla morte: nelle
strutture in USA, dove non è contemplata l’adozione, la soppressione è
l’arma finale per contenere il numero dei randagi e le spese. In Italia
invece le adozioni sono indispensabili per garantire una chance di salvezza in più per cani costretti alla vita in canile.
(Fonte: http://www.greenstyle.it/canile-cani-follia-82997.html)
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