Immagini registrate da telecamere nascoste testimoniano non solo l'uccisione senza stordimento, consentita in alcune strutture per motivi religiosi, ma le violenze gratuite e oscene che devono finire. Lanciata la petizione
PETIZIONE DA FIRMARE A QUESTO LINK http://animalequality.it/video-macello-agnelli/
L'associazione animalista internazionale Animal Equality ha diffuso un video girato in un macello di ovini e caprini in provincia di Viterbo. Il macello è una delle 200 strutture italiane in cui, grazie a una deroga concessa da un regolamento Ue, è permesso per motivi religiosi di macellare gli animali senza previo stordimento. Le immagini sono ottenute tramite l'installazione di telecamere nascoste. Nel video si vedono operatori che sgozzano in modo sistematico animali coscienti; operatori che gonfiano con un compressore animali ancora vivi; animali lasciati ad agonizzare per minuti; operatori che prendono a calci gli animali senza motivo; operatori che strattonano gli animali per una sola zampa o per la coda, con il rischio di spezzargliela; operatori che lanciano bruscamente in aria agnelli e capretti, ammassandoli l'uno sull'altro; operatori che trascinano le capre afferrandole violentemente per le corna.
Animal Equality Italia lancia una petizione rivolta al Parlamento italiano e ai Ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e della Salute, Beatrice Lorenzin, perché siano introdotte pene per il maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento e perché venga rinforzato il sistema di controlli. Viene richiesta anche l'installazione obbligatoria di telecamere a circuito chiuso in tutte le strutture di macellazione. La petizione domanda inoltre che venga abolita, in via graduale ma definitiva, qualunque forma di deroga allo stordimento, seguendo l'esempio di Stati come Svezia, Danimarca, Polonia e Belgio.
Sulla pagina web dedicata http://animalequality.it/video-macello-agnelli/ è possibile firmare la petizione per sollecitare i decisori politici a prendere misure concrete volte a prevenire le atrocità che avvengono ogni giorno nei mattatoi italiani. Il macello in questione è stato chiuso nei mesi scorsi a causa del fallimento dell’azienda che lo gestiva. Animal Equality ha proceduto nondimeno a sporgere denuncia ai responsabili dei maltrattamenti ritratti nel video. Così conclude la nota dell'organizzazione.
(FONTE: http://www.quotidiano.net)
TESTO DELLA PETIZIONE
Petizione rivolta agli Onorevoli Ministri:
- Maurizio Martina
- Beatrice Lorenzin
Animal
Equality ha reso pubblici alcuni filmati ottenuti all’interno di un
macello italiano in cui è concessa la macellazione senza previo
stordimento, esponendo la crudeltà di una pratica che ogni anno viene
riservata a centinaia di migliaia di animali.
I filmati mostrano
inoltre come gli operatori infrangano la maggior parte delle
prescrizioni igienico-sanitarie, nonché ogni norma minima per la
protezione degli animali durante l’abbattimento, sottoponendo agnelli,
pecore e capre ad atroci torture sia fisiche sia psicologiche.
La
paura e la sofferenza vissute da un animale all’interno di qualunque
macello vanno al di là di ogni immaginazione. Tuttavia, le immagini rese
pubbliche mostrano con chiarezza come l’assenza di stordimento
amplifichi il dolore provato dall’animale e ne prolunghi di molto
l’agonia.
Questa pratica è ancor oggi permessa nel Regolamento
(CE) 1099/2009, che prevede una deroga allo stordimento per i metodi di
macellazione prescritti da riti religiosi. Risulta tuttavia evidente
come i macelli a cui è concessa tale deroga tendano ad abusarne in modo
sconsiderato, causando agli animali inutili e protratte sofferenze.
Questo atteggiamento è incentivato sia dall’assenza di controlli severi,
sia dalla mancanza di conseguenze penali concrete per chi viola le
prescrizioni riguardanti le procedure di macellazione.
Pertanto, Vi chiediamo di fare quanto è in Vostro potere affinché:
- vengano introdotte norme incriminatrici che puniscano espressamente il maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento;
- venga abrogata gradualmente, ma in via definitiva, qualunque deroga riguardante la procedura di stordimento;
- venga resa obbligatoria l’installazione delle telecamere nei macelli come deterrente per le infrazioni;
- venga rinforzato il sistema di controlli atti ad identificare e denunciare alle autorità competenti qualunque forma di maltrattamento sugli animali.
Questi sono i primi passi da compiere per prevenire
gli sconcertanti abusi che accadono ogni giorno all’interno dei
macelli. Si tratta di misure urgenti e necessarie che allevieranno la
sofferenza di milioni di animali ogni anno.
Grazie per l’attenzione.
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