Parlamento: gli animali in Slovacchia non sono più cose ma "creature viventi"



A partire da settembre di quest’anno, ogni animale in Slovacchia sarà definito nella legge come una creatura vivente, e non più come una cosa. 

A stabilirlo è una modifica alla legge sulle cure veterinarie approvata venerdì dal Parlamento con 95 voti. Con la nuova legge, gli animali saranno tutelati nel codice civile come creature in grado di percepire il mondo con i propri sensi, un passo considerato “storico” dal ministro Gabriela Matecna (SNS) verso «il miglioramento dello status degli animali nel nostro paese», e unendo la Slovacchia ai paesi più civilizzati.

Il provvedimento, che introduce misure contro gli allevatori illegali di cani, la registrazione obbligatoria con microchip di tutti i cani nel paese e misure contro gli abusi nei confronti degli animali, darà più potere agli ispettori veterinari, che potranno entrare in una proprietà privata anche senza la presenza della polizia se c’è il sospetto di abuso di animali. Gli ispettori potranno decidere di sequestrare gli animali se si sospettano abusi.

Per gli allevatori, l’emendamento prevede che ad ogni cucciolo sia applicato il microchip entro 12 settimane dalla nascita, ed ogni proprietario è obbligato a informare le autorità della cessione di un animale e a dare i dati del nuovo proprietario. I cani nati prima del 31 agosto 2018 dovranno essere ‘chippati’ entro il 31 ottobre 2019, con un costo fisso di 10 euro.

Quanto agli animali da circo, la legge prevede la protezione dei gruppi di animali più vulnerabili agli abusi, e tutti gli operatori dei circhi dovranno registrarsi presso l’Autorità veterinaria e alimentare dello Stato (ŠVPS), unico ente atto a rilasciare, rinviare e annullare i permessi per i circhi.

(Fonte:  http://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/83074)

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