L’abbandono di animali, specialmente a ridosso dei mesi estivi, è
ancora una triste realtà.
Siamo in estate e l’abbandono di animali mette a dura prova quanti
affrontano tale problema nei canili e nei gattili ormai stracolmi dove le
adozioni, anche se arrivano, non riescono a fare spazio ai numerosi ingressi
che avvengono in ogni giorno dell’anno.
Anche se, secondo alcune statistiche, il
numero dei trovatelli è in lieve diminuzione, l’abbandono di animali rimane un
fenomeno perpetrato quotidianamente.
Si abbandona un animale per problemi
economici, per difficoltà nel gestirlo, per fine stagione della caccia, per
cambio di domicilio, per gravidanza, per la nascita di un figlio, per la
perdita di interesse per l’animale stesso, per mancanza di tempo e spazio.
Numerosi
sono gli abbandoni di intere cucciolate da parte di quanti non hanno mai considerato
che la “sterilizzazione” risolve i problemi dei “cuccioli indesiderati” e dei "comportamenti
altalenanti" legati al delicato periodo di “calore” durante il quale gli animali diventano instabili causando
difficoltà nel gestirli.
Nessuno è obbligato a prendere in casa un animale, ma se si decide di
accoglierlo bisogna farlo con consapevolezza, accettando ogni responsabilità,
materiale e morale, che questo comporta.
Qualsiasi animale non è un passatempo o un giocattolo poiché necessita di
tempo, attenzione, affetto, cure mediche
e un’alimentazione adeguata.
Scegliere di
possederne uno significa rispettarlo come
essere vivente dotato di sentimenti ed emozioni, conoscere da vicino le sue esigenze etologiche,
tutelarlo e impedire la riproduzione incontrollata.
Facendo le scelte giuste e raccogliendo a tempo debito le informazioni
necessarie non diventa impossibile gestirlo.
Il problema di trascorrere serenamente le “vacanze” non si risolve
con l’abbandono che peraltro è un reato perseguibile penalmente! Molte strutture alberghiere accettano gli animali e tante spiagge sono
addirittura attrezzate con spazi dedicati e supporto di dogsitter per una serena vacanza insieme.
Prima
di incorrere in un reato, ricordate che
in Italia l’abbandono è vietato dall’art. 727 del Codice Penale che al primo comma
recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini
della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da
1.000,00 a 10.000,00 euro”. La Dichiarazione Universale dei diritti dell’animale
sancisce inoltre all’art. 6 che L’abbandono di un animale è un atto crudele e
degradante. Inoltre, secondo il Ministero della Salute,
chi abbandona un animale non solo commette un illecito penale (Legge 20
luglio 2004, n°189) ma potrebbe rendersi responsabile di
omicidio colposo, quando l’animale abbandonato provocasse incidenti stradali
mortali.
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