Da due anni di proroga a uno, fino al 31 dicembre 2020, per l’entrata in
vigore del divieto dei test su animali di alcol, droghe, tabacco
finalizzati agli xenotrapianti.
Rifinanziato con tre milioni di euro,
dopo tre anni di stop, il fondo per i metodi alternativi alla
sperimentazione sugli animali, con l’aumento dal 50% all’80% della quota
che dovrà andare alle sostituzioni degli animali con i metodi
innovativi di ricerca.
Se fossero confermate le anticipazioni sul
decreto Milleproroghe, varato sabato scorso dal governo, “saremmo di fronte, innanzitutto, a una sconfitta”
per chi chiedeva due e più anni di proroga, tanto da riuscire a far
entrare in Consiglio dei Ministri la bozza del decreto con questa
previsione. È quanto sostiene la LAV, Lega antivivisezione, che prosegue: “Non
è quanto chiedevamo, ma faremo presentare in Parlamento, nei lavori di
conversione in Legge del Decreto, che dovranno concludersi entro
febbraio, un emendamento per l’azzeramento della proroga. Registriamo
con favore l’inversione di tendenza voluta dal ministro della Salute
Speranza riguardo ai test alternativi, strumenti innovativi che
rappresentano già una realtà, sia come risparmio di vite animali così
come di risultati scientifici utili per i malati, nei Paesi dove sono
sostenuti, ma che in Italia sono ancora una Cenerentola. Non si tratta
della linea di animalisti estremisti ma di quella della Commissione
Europea, che dal 2010 ha messo nero su bianco l’obiettivo della
abolizione graduale della sperimentazione sugli animali, una realtà che
solo nel nostro Paese continua a consumare quasi 600 mila vite l’anno”.
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