Il Regno Unito vieta gli animali selvatici nei circhi



Da oggi gli animali selvatici non potranno più essere sfruttati nelle esibizioni dei circhi del Regno Unito.
Se ne parlava ormai da diversi anni e il divieto è stato rimandato per diverso tempo, fino alla decisione definitiva dello scorso anno, quando finalmente il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (DEFRA) ha approvato Wild Animals in Circuses Act 2019.
Questa è una pietra miliare enorme verso un mondo in cui gli animali saranno liberi di vivere la propria vita al di fuori della prigionia. I circhi che usano animali sono barbari cimeli di un’epoca passata e non hanno spazio nel 21 ° secolo”, ha commentato Sam Threadgill, direttore dell’associazione animalista Freedom for Animals. “Sebbene questo sia senza dubbio un gradito passo avanti, siamo preoccupati per il futuro di degli animali selvatici del Circo Mondao e del Circo di Peter Jolly, per non parlare degli animali domestici che sono ancora costretti a esibirsi nell’ambito di crudeli atti circensi”, ha aggiunto Threadgill.
Nel Regno Unito rimangono ormai solo due circhi che possiedono la licenza d’uso di animali selvatici, il circo Mondao e quello di Peter Jolly, che hanno un totale di sei renne, quattro zebre, tre cammelli, tre procioni, una volpe, un’ara e uno zebù. A partire da oggi né loro né altri circhi che volessero aprire in futuro, potranno far esibire questi poveri animali.
È ormai risaputo che i circhi non sono in grado di fornire un ambiente adatto agli animali, selvatici e non. I lunghi tempi di viaggio da e verso gli spettacoli, i recinti minuscoli in cui sono costretti a vivere, la mancanza di stimoli idonei, causano agli animali un forte stress che li porta ad avere comportamenti stereotipati.
Senza contare gli abusi cui sono sottoposti durante l’addestramento, per costringere gli animali a compiere gesti per loro innaturali.
Purtroppo esistono ancora molti paesi che consentono l’uso di animali nei circhi, compresa l’Italia: sarebbe tempo di superare questa orrenda pratica che non diverte più e provoca indicibili sofferenza per esseri senzienti che meritano di vivere un’esistenza dignitosa nel loro ambiente naturale.
(Fonte:  greenme.it)

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