La primatologa Jane Goodall: “La mancanza di rispetto per gli animali ha causato la pandemia Coronavirus”
«È il nostro disprezzo per la natura e la nostra mancanza di rispetto
per gli animali con cui dovremmo condividere il pianeta che ha causato
questa pandemia, qualcosa che era stata prevista molto tempo fa».
Così Jane Goodall, primatologa britannica di fama mondiale e conosciuta
per la sua ricerca pionieristica in Africa sulla vera natura degli
scimpanzé, spiega la diffusione in tutto il mondo del coronavirus.
Durante una teleconferenza in vista dell'uscita del nuovo documentario
del National Geographic “Jane Goodall: The Hope”, l’86enne ha
aggiunto: «Perché mentre distruggiamo, diciamo la foresta, le diverse
specie di animali nella foresta sono costrette a venire in contatto fra
di loro e quindi le malattie vengono trasmesse da una specie all’altra, e
il secondo animale ha quindi maggiori probabilità di infettare gli
esseri umani poiché è costretto a stare stretto contatto con noi».
Goodall punta il dico anche contro gli animali selvatici venduti nei
mercati africani o asiatici, in particolare in Cina, «e nelle nostre
fattorie intensive in cui raggruppiamo crudelmente miliardi di animali
in tutto il mondo. Queste sono le condizioni che creano un’opportunità
per i virus di saltare dagli animali attraverso la barriera delle specie
verso l’uomo».
La primatologa plaude per la decisione della Cina
di vietare la vendita e il consumo degli animali selvatici vivi, cosa
che dovrebbe essere fatta anche in Africa dove però lei vede delle
complessità in più: «Lì è più difficile smettere di vendere carne di
animali cacciati perché sono molte le persone che si affidano a quello
per il proprio sostentamento. È una decisione che avrà bisogno di un
molte e attente considerazioni su come dovrebbe essere fatto: non puoi
semplicemente impedire a qualcuno di fare qualcosa quando non hanno
assolutamente soldi per sostenere se stessi o le loro famiglie, ma
almeno questa pandemia dovrebbe averci insegnato il tipo di cose fare
per impedirne un altro».
Nonostante la difficile battaglia che tutto il mondo sta combattendo
per sconfiggere il virus, la primatologa britannica spera che diventi
l’occasione per un importante insegnamento: «Dobbiamo renderci conto di
essere parte del mondo naturale, dipendiamo da esso e, mentre lo
distruggiamo, in realtà stiamo rubando il futuro ai nostri figli».
I
blocchi che stanno avvenendo in tutto il mondo, possono spingere le
persone a vivere la propria vita in modo diverso, facendo comprendere
loro che «tutti possono avere un impatto ogni singolo giorno – spiega la
Goodall – . Se pensi alle conseguenze delle piccole scelte che fai: ciò
che mangi, da dove viene, ha causato crudeltà verso gli animali, è
fatto da un'agricoltura intensiva - che per lo più lo è - è economico a
causa dello schiavo bambino lavoro, ha danneggiato l'ambiente nella sua
produzione, da dove viene, quante miglia ha percorso, hai pensato che
forse potresti camminare e non prendere la tua auto».
Ciò che
possiamo fare nella nostra vita individuale «dipende un po’ da chi
siamo, ma tutti possiamo fare la differenza, tutti possono farla».
(Fonte: lazampa.it )
dovremmo davvero avere più rispetto per i nostri compagni di viaggio.
RispondiElimina