E' morta Inji. Con i suoi 61 anni era l'orango di Sumatra più anziano del mondo. Non si conosce precisamente la data di nascita di questo esemplare di femmina, ma quando è arrivato negli Stati Uniti, frutto del commercio degli animali selvatici, si è stimato che avesse circa un anno. E' stato rinchiuso nello zoo il 30 gennaio 1961. Questo vuol dire che ha trascorso in questo suo mondo innaturale per circa 60 dei suoi 61 anni di vita.
In natura, gli oranghi raramente vivono oltre i 40 anni e Inji, a 61 anni, ha raggiunto un'età davvero da record dimostrando di sapersi tenere sempre in forma. Non però nell'ultimo decennio quando le sue condizioni di salute sono peggiorate a causa di una malattia che le provocava molte sofferenze. Nelle ultime settimane si muoveva poco o in maniera molto rigida, aveva smesso di mangiare e gli antidolorifici non le facevano più effetto. Così lo staff veterinario dello zoo ha deciso di sottoporla a eutanasia.
«Sapevamo che non poteva vivere per sempre, ma la sua scomparsa ci fa davvero male, e so che molti visitatori sono in lutto insieme a noi - ha detto Bob Lee, che supervisiona le aree degli animali dello zoo -. La capacità di Inji di entrare in contatto con le persone è stata incredibile. Ha ispirato generazioni».
«Siamo felici di essere stati in grado di dare a Inji una buona casa, ma è straziante pensare alle circostanze che l'hanno portata qui - ha detto Asaba Mukobi, custode dei primati anziani dello zoo - . Anche se il commercio di animali selvatici è illegale ora, esiste ancora. È considerato una grave minaccia per la sopravvivenza degli oranghi, insieme all'invasione umana e alla perdita di habitat dalle piantagioni di palma da olio. Gli oranghi sono sull'orlo dell'estinzione, specialmente a Sumatra, da dove viene Inji».
(Fonte: www.lazampa.it)
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