Ucraina, in furgone dalla Puglia per recuperare 50 cani salvati dalle bombe: il viaggio di due volontari di Fasano

 


La missione è stata organizzata dall'associazione Quattrozampe nel cuore con la Lav che accoglierà gli animali nei suoi rifugi del nord Italia 

"Quando i cani hanno bisogno di noi, voliamo e andiamo da loro". Come angeli. Non ci sarebbe altro modo per definire i volontari dell'associazione Quattrozampe nel cuore di Fasano: hanno percorso 1.800 chilometri per andare a salvare 50 cani rinchiusi nei canili in Ucraina. Perché tra chi è in pericolo e muore a causa della guerra ci sono anche loro. E allora due volontari sono partiti dalla Puglia verso il confine con l'Ungheria, con il loro furgone, e lì stanno caricando gli animali per portarli poi nei rifugi del nord Italia.

L'associazione è impegnata da 13 anni nella lotta al randagismo sul territorio. Ma non solo: "Abbiamo recuperato cani in Kosovo e in Albania in collaborazione con la Lav - spiega la presidente dell'associazione Antonella Colucci - ci occupiamo del trasporto perché abbiamo un furgone omologato dall'Asl che può portare una cinquantina di cani a seconda delle dimensioni, con trasporti differenziati per taglia, abbeveratoi, climatizzazione e un sistema di videosorveglianza. Ci si ferma comunque spesso per ripulire i cani e cambiare le traversine se i cani dovessero fare i bisogni".

E allora la Lav ha deciso di affidarsi nuovamente a loro: "Era già nostra intenzione andarci ma non potevamo senza avere contatti, ci avevamo quasi rinunciato. Poi lunedì è arrivata la chiamata della Lav che ci ha chiesto un trasferimento di circa 50 cani dall'Ucraina all'Italia per portarli nei loro rifugi".

I due volontari Lorenzo Marzolla e Sergio Pugliese alla partenza (foto Quattro zampe nel cuore) >
E allora martedì 8 marzo, dopo appena un giorno, i volontari dell'associazione Lorenzo Marzolla e Sergio Pugliese sono subito partiti (portando con sé anche del cibo per animali). Hanno lasciato Fasano alle 11 e sono arrivati a Beregsuràny, in Ungheria, al confine con l'Ucraina, oggi dopo oltre 24 ore di viaggio. 

Le volontarie della Lav hanno recuperato gli animali dai canili e dai rifugi in Ucraina e li hanno portati alla frontiera, anche se stanno avendo qualche difficoltà a trasferirli tutti in Ungheria. Alle 13, sul furgone dell'associazione di Fasano erano stati caricati una ventina di cani e ora stanno aspettando l'arrivo degli altri. Poi, si potrà far ritorno in Italia. Si farà tappa a Verona, e a Milano e provincia per lasciarli nei rifugi Lav lì presenti. "Vorremmo portarne qualcuno anche a Fasano, ma al Nord magari hanno più visibilità per l'adozione. Vedremo", aggiunge la presidente.

L'associazione paradossalmente è stata anche oggetto di critiche: "È importante salvare tutti, tutte le anime - precisa Antonella - Molti ci accusano perché non portiamo con noi bambini, ma facciamo tanto anche per loro quotidianamente. Abbiamo anche organizzato una raccolta di viveri e medicinali da destinare agli ucraini. Non è giusto". Ma la presidente guarda avanti: "Lo facciamo perché è una passione innata: con il passare del tempo non riesci più a smettere, come fosse una droga", fa notare sorridendo. "Salvarli dalla guerra è importante perché i militari sono entrati anche nei rifugi. È una cosa più forte di noi, quando c'è un grido d'aiuto si va. Vorremmo salvarli tutti: lasciare alcuni lì e prenderne altri è difficile e fa male. Ma la Lav vuole organizzare un altro viaggio e sicuramente torneremo a prenderne altri".

(Fonte: bari.repubblica.it)

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