Nuovo video dei cuccioli dell'orsa Amarena: "Stanno bene". La biologa del Palm: "La curiosità della gente mina la loro sicurezza"

Dettaglio di una foto scattata da Valerio Minato

 

I cuccioli di Amarena stanno bene e nel corso di questa ultima settimana si sono mossi molto sul territorio ripercorrendo spesso gli spostamenti effettuati con la mamma. I Guardiaparco, i tecnici e i Carabinieri Forestali li hanno osservati diverse volte durante il monitoraggio, ma i due animali sono anche stati avvistati, di sfuggita, da alcuni cittadini". A scriverlo su Facebook è il Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise (Palm) che "a testimonianza di quanto detto" pubblica anche "alcune immagini realizzate, con una telecamera a visori notturni, alle ore 23:30 di domenica 24 settembre. Sappiamo che non sono immagini nitide e belle come tutti voi vi aspettereste, ma sono vere, anche se sicuramente saranno oggetto di discredito".

Nuovo video dei cuccioli dell'orsa : "Stanno bene e si muovono molto"https://www.lastampa.it/la-zampa/2023/09/26/news/nuovo_video_cuccioli_orsa_amarena-415867253/

Una comunicazione per dare un aggiornamento sulle condizioni positive dei due cuccioli, ma anche un'occasione per ricordare quanto già detto in un precedente post: "Vogliamo ancora ribadire che faremo tutto il possibile per darvi informazioni sulle condizioni dei due giovani orsi, che sono la nostra principale preoccupazione, ma questo non significa che ogni giorno ci deve essere per forza qualcosa di nuovo. Non stiamo al Grande Fratello; usiamo questa espressione presa dal commento di una persona, sotto i nostri post, che ci sembra calzante per far comprendere che non siamo in un recinto ma in un'area vasta, dove loro sono liberi di muoversi e anche di nascondersi".

 

Le foto e la percezioni del pubblico
"Sono ormai settimane che, oltre ad attestati di stima e riflessioni argomentate, abbiamo visto comparire sui social di tutto: appelli, poesie, articoli con critiche aspre e non, libri in vendita scritti in pochi giorni, raccolte fondi poco chiare o quanto meno improbabili  - si legge nel post del Parco - . In molti casi abbiamo riscontrato l'utilizzo di immagini di orsi, prese da motori di ricerca o da siti di stock di foto, che nulla hanno a che vedere con Amarena e i suoi cuccioli. Parallelamente, sono anche circolate molte foto vere, di Amarena e dei cuccioli. Foto scattate però mesi fa o, addirittura, foto dell'orsa con la cucciolata del 2020".

Flusso di immagini che "stanno restituendo una percezione distorta dei due cuccioli, come fossero ancora due animali selvatici di pochi mesi, piccoli e non autosufficienti. Una visione non corrispondente al vero che crea però nelle persone ulteriore apprensione e preoccupazione. Oggi i due giovani orsi hanno 8 mesi e si stanno alimentando per mettere su grasso da utilizzare durante il periodo dell'ibernazione: non sono più così come li vedete rappresentati sui social ma ben più grandi".
 

La biologa del Palm: "La curiosità della gente mina la loro sicurezza"
"Il futuro dei cuccioli di Amarena dipende da moltissimi fattori, e tra questi i nostri comportamenti giocano un ruolo chiave", spiega all'Adnkronos Roberta Latini, biologa del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise che assieme a tanti altri professionisti - e non - monitora i due orsetti rimasti orfani in seguito alla morte della loro madre, Amarena, il plantigrado ucciso a fucilate lo scorso 1° settembre da un abitante di San Benedetto dei Marsi (L'Aquila). "Li monitoriamo a distanza per quello che è possibile visto che i cuccioli sono molto attivi e si muovono sul territorio - prosegue Latini, - le indicazioni del ministero sono quelle di lasciarli in libertà in modo da dargli una chance in più di diventare orsi adulti in natura e facendocela da soli. Potenzialmente, a questa età, hanno tutta la possibilità di farcela, certo con qualche probabilità in meno rispetto ai cuccioli che sono accompagnati dalla mamma".

I problemi più seri, che minano la loro sicurezza, riguardano le aggressioni di alcuni animali, come "cani, lupi, altri orsi più dominanti", ma anche la presenza dell'uomo e delle auto. "Oltre al rischio investimenti - prosegue la biologa - c'è anche la curiosità delle persone. La maggior parte di loro sa come comportarsi, ma ci sono alcune situazioni in cui il desiderio di vedere i cuccioli, la voglia di condividere il video sui propri canali social e magari farlo diventare virale, supera la razionalità e dà vita a veri e propri inseguimenti, pericolosissimi per gli orsi, perché poi i due rischiano di separarsi. Inutile ribadire che i cuccioli hanno più possibilità di sopravvivere - anche a livello psicologico - se sono insieme piuttosto che se sono da soli. Proprio per questo invitiamo tutti a non avvicinarsi a loro ma limitarsi a segnalare presenza a chi di dovere". "I riscontri per ora sono positivi", racconta all'Adnkronos il direttore del Parco d'Abruzzo Luciano Sammarone.

"Noi continueremo a monitorarli finché non andranno in letargo, anche se non sappiamo con certezza quando avverrà". Si tratta di un meccanismo che avviene solo se ci sono "condizioni proibitive, oppure se i cuccioli hanno raggiunto una massa corporea e di grasso sufficiente", spiega ancora Latini, che poi aggiunge che "i cuccioli di solito hanno un metabolismo molto alto e quindi tendono a cercare cibo finché ve ne sarà la disponibilità". Il letargo, insomma, è un evento che tutti coloro che tengono alla salute dei piccoli attendono con ansia, perché metterebbe i due al sicuro da tanti pericoli, facendo sì, conclude Latini, "che a questa brutta vicenda non si aggiunga un finale ancora più drammatico".

(Fonte: lastampa.it) 

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