Molti studi hanno dimostrato che portare il proprio cane o gatto in ufficio può migliorare la produttività e la creatività dei lavoratori. È altrettanto vero, però, che non esiste una normativa chiara in Italia per regolamentare la presenza degli animali domestici negli uffici.
Il tutto è infatti nelle mani delle singole aziende. Da tenere a mente rimangono soltanto le norme generali per la sicurezza sul lavoro.
In linea di massima, esistono delle regole sui cani in ufficio. È necessario tenerli al guinzaglio come nei luoghi pubblici, far indossare loro la museruola se necessario, fare in modo che sia in regola con le vaccinazioni.
In ufficio, il cane deve avere sempre uno spazio riservato; bisogna inoltre prestare attenzione con l’interazione agli altri cani, qualora ci fossero. È importante anche il rispetto per gli altri colleghi che potrebbero avere paura dei cani o sentirsi a disagio in loro presenza.
Secondo diversi studi, 9 persone su 10 traggono dei benefici dall’avere il proprio animale domestico in ufficio. Sono molte le aziende statunitensi che danno questa possibilità e, in Italia, fa lo stesso anche Google.
Anche la nota azienda di cibo per animali, Purina, permette ai dipendenti di portare cani e gatti sul posto. Esistono invece anche aziende che introducono gli animali proprio per abbassare i livelli di stress dei dipendenti.
La Ferray Corporation, azienda di Tokyo, ha infatti inserito nove gatti proprio per intrattenere i dipendenti, notando un miglioramento della produttività e una riduzione dello stress.
Per qualsiasi altra regola, ad ogni modo, bisogna fare riferimento alla propria azienda ed amministrazione, poiché appunto le scelte sulla presenza degli animali domestici sono discrezionali.
(Fonte: ventimiglianews.it)
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