Traffico di specie esotiche: la bertuccia Calogero è definitivamente in salvo, per Pepa continua la battaglia legale della LAV
Nessuno animale esotico dovrebbe essere in alcun modo detenuto in casa
Noi di LAV da sempre ci battiamo a 360 per la libertà e dignità degli animali, in passato vi sono state varie azioni legali che hanno visto la salvezza definitiva degli animali maltrattati e detenuti in maniera intollerabile e l’affidamento a LAV. Si ricordano in particolare gli animali ex-Circo Martin solo per citare i casi più noti.
Oggi si aggiunge un altro importante tassello alle nostre battaglie per i diritti degli animali.
LAV è stata parte tra il 2017 ed il 2021 del progetto “Born to be Wild” nato in collaborazione con l’Organizzazione Olandese AAP e l’americana IFAW con lo scopo di contrastare il commercio, traffico e detenzione di questi animali. A causa della perdita dell'habitat e del bracconaggio per il possesso di come animali domestici, le bertucce sono diventate animali in via di estinzione ed inserite nell'Appendice I della CITES la convenzione internazionale, che in generale vieta il commercio internazionale di queste specie per prevenirne l'estinzione.
Questi animali dopo essere trafficati diventano infatti animali domestici o attrazioni turistiche e il loro habitat naturale viene rapidamente distrutto.
È il caso di Calogero che viveva insieme a una famiglia in una villa di Belpasso, paese alle falde dell’Etna. Detenuto lì per anni, la famiglia ne aveva poi denunciato il furto. Il successivo ritrovamento da parte dei Carabinieri Forestali del nucleo CITES ha consentito di avviare l’attività di LAV per portarlo in salvo. Da ieri, 12 marzo 2024, possiamo gioire per la condanna con definitiva confisca della bertuccia Calogero affidata a LAV e già ospite a Semproniano dal 2019. Calogero è quindi definitivamente confiscato e salvo grazie a LAV!
E poi abbiamo la storia di Pepa, la quinta bertuccia che salvata grazie al progetto internazionale Born To Be Wild. Pepa era detenuta illegittimamente senza alcun documento giustificativo, rinvenuta con problemi alle anche e alla spina dorsale per via delle modalità di detenzione e con pannolino addosso come fosse un cucciolo di umano, privata della sua libertà e natura.
Pepa viveva a Catania, ma dal 2020 vive anche lei presso il centro Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano per la quale stiamo attendendo l’udienza delle due ultime testimonianze presentate dal pubblico ministero ed i testi presentati da LAV, per ottobre 2024. Speriamo di poter festeggiare la conferma della condanna nei prossimi mesi.
Nessuno animale esotico dovrebbe essere in alcun modo detenuto nelle case per il puro e semplice gusto umano privandolo delle sue libertà e dignità.
(Fonte: lav.it)
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