Non lo potranno ammirare più, gli appassionati di birdwatching, mentre volteggia nel cielo. Dovranno accontentarsi di osservarlo in qualche illustrazione o in qualche foto, magari sbiadita dal tempo. Il chiurlo dal becco sottile o chiurlottello (Numenius tenuirostris), un uccello migratore costiero, alto una quarantina di centimetri, con collo chiaro e macchie scure rotondeggianti su petto e fianchi, è stato dichiarato quasi certamente estinto (la probabilità è del 96%). Lo ha reso noto un recente studio pubblicato sulla rivista Ibis e condotto da scienziati della Royal society for the protection of birds, del Bird life international, del Naturalis biodiversity center e del Natural history museum di Londra. Il volatile, intercettato l’ultima volta a metà degli anni Novanta, era solito riprodursi in Asia centrale e Siberia meridionale, attraversare l'Europa orientale e centrale, per poi svernare nelle zone umide attorno al bacino del Mediterraneo.
Dall’espansione agricola alla caccia
Come sottolineano gli autori della ricerca, è probabile che il declino del chiurlottello sia attribuibile a vari fattori. Tra questi, l'espansione agricola che ha ridotto l'habitat nei luoghi di riproduzione e nei siti di sosta, le bonifiche estensive delle aree con elevata umidità, la lentezza riproduttiva che ha reso difficile il recupero della loro popolazione. A ciò si sarebbero poi sommati inquinamento, malattie, predatori, cambiamenti climatici. Tuttavia, determinante per l’estinzione è stata la caccia, che in Italia si è concentrata soprattutto in Puglia e in Toscana, favorita dal fatto che il chiurlo non temeva gli umani ed era pertanto avvicinabile con facilità. “è probabile che, con la rarefazione della specie, sia aumentata la richiesta di pelli da collezione, che ha aggravato la pressione. In pratica, più il chiurlottello andava in crisi, più diventava appetibile per le doppiette dei cacciatori, con ulteriore aggravio della situazione, fino al tracollo”, spiega Danilo Selvaggi, presidente della Lega italiana protezione uccelli (Lipu).
(Fonte: repubblica.it)
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