Caccia senza regole: il Governo Meloni sblocca la violenza contro gli animali a favore della lobby venatoria

 

 

Sembra che un nuovo disegno di legge stia per approdare in Consiglio dei Ministri contenente disposizioni che, tra le altre cose, autorizzerebbero l'uso di fucili in spiaggia, la caccia notturna e la riduzione delle aree protette, decretando un gravissimo passo indietro nella tutela della fauna selvatica e dei principi fondamentali di convivenza civile  

Il Governo Meloni sembra intenzionato a presentare un disegno di legge che potrebbe segnare un grave passo indietro per la protezione della natura, un progetto di “riforma” che rischia di aprire le porte a pratiche cruente e violente nei confronti degli animali, mettendo a repentaglio il delicato equilibrio che la natura ci offre.

Tra le misure proposte, spicca la possibilità di ripristinare l’uso di metodi di cattura degli uccelli vietati dall’Unione europea, per utilizzarli come richiami vivi. Non solo si vorrebbe estendere la lista di queste specie, passando da 7 a 47, ma si prevede anche un allungamento dei periodi di caccia e un ampliamento delle aree e degli orari in cui sarà consentito sparare.

Si tratta di un testo intriso di ideologia ed estremismo filo-venatorio che di fatto regala ai cacciatori la fauna selvatica e le aree naturali che la Costituzione riconosce come patrimonio di tutti e delle future generazioni, facendosi beffe della scienza e dei diritti dei cittadini, dicono dalle associazioni ENPA, LAC, LAV, Lipu e WWF Italia.

La guerra agli animali selvatici in 10 punti

  1. da attività ludica, la caccia viene ridefinita come pratica che per legge tutela la biodiversità
  2. si estendono le aree cacciabili, riducendo i divieti
  3. le Regioni saranno tenute a ridurre le aree protette se ritenute “eccessive” secondo un’interpretazione della legge ritenuta errata dal Consiglio di Stato
  4. riapriranno gli impianti di cattura dei richiami vivi e le specie catturabili aumenteranno
  5. sarà consentita la caccia nelle aree demaniali (spiagge, zone dunali, praterie)
  6. sarà cancellato ogni limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia, con impatti sul turismo e sull’inquinamento da piombo
  7. le gare di caccia con cani e fucili saranno consentite anche di notte e nei periodi di nidificazione e nelle aree private la caccia potrà essere esercitata senza regole
  8. sarà riconosciuta la licenza di caccia a cittadini stranieri e non sarà prevista formazione
  9. aumenteranno i periodi di caccia estesi oltre febbraio
  10. le guardie giurate di banche e supermercati potranno uccidere animali. Inoltre, previste sanzioni per chi protesta contro le uccisioni fino a 900 euro

Tutte scelte che non solo vanno contro la tutela degli ecosistemi, ma rischiano anche di compromettere il futuro di molte specie, già in difficoltà. La natura non è un gioco e l’idea di “allentare” le leggi a favore della caccia è una visione che fa un passo indietro rispetto ai progressi fatti negli anni per proteggere la biodiversità. La vera sfida dovrebbe essere quella di trovare soluzioni che rispettino e tutelino la vita, in tutte le sue forme.

(Fonte: greenme.it) 

 

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