Animali, la legge Brambilla entra in vigore oggi: «Una giornata storica»

 Animali, la legge Brambilla entra in vigore oggi: «Una giornata storica»

I capisaldi: animali come esseri senzienti e pene più dure. Per la riforma sono previsti fino a 4 anni di reclusione e sanzioni fino a 60mila euro per chi ne uccide unoAscolta l'articolo


Entra in vigore oggi la legge Brambilla. Una norma che tutela gli animali e inasprisce le pene per chi commette reati contro di loro. Una battaglia portata avanti con grande passione dalla firmataria del testo, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice di Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente. «Quella di oggi è una giornata storica: per me, che raccolgo i frutti di un lavoro che percorre 4 legislature, per gli italiani amanti degli animali, e per gli animali stessi che a volte patiscono per mano dell'uomo e della sua crudeltà».

«Una battaglia di civiltà»

Il Paese aspettava questo riferimento normativo da 25 anni. «Ma non è stato facile, perché nonostante si tratti di una battaglia di civiltà e non di colori politici, durante il percorso ho incontrato molti ostacoli da parte dell'opposizioni  - ha aggiunto Brambilla -. Ma non è mai mancato il sostegno della premier Giorgia Meloni e del deputato Maurizio Lupi, che ringrazio».

Animali esseri senzienti e pene più severe

Due i capisaldi alla base della legge Brambilla. «La rivoluzione culturale che ribalta la prospettiva antropocentrica, per cui gli animali sono esseri senzienti, tutti a prescindere che siano domestici o selvatici, e per questo tutelati dalla legge. E poi vengono aumentate le pene per chi li maltratta». Se infatti le attività che godono di deroghe grazie a leggi speciali (come per esempio gli allevamenti intensivi, la caccia o la vivisezione) dovessero sfociare nei maltrattamenti, a partire da oggi rientreranno nella nuova norma. Cosa vuol dire questo? «Che le pene, per chi uccide, aumenteranno fino a un massimo di 4 anni di reclusione e 60mila euro di multa - prosegue l'onorevole Brambilla -, per chi maltratta senza provocare la morte due anni e 30mila euro. E verranno contemplate inoltre le aggravanti, che aumenteranno di un terzo le pene stesse, se il reato verrà commesso davanti a minori o se le immagini verranno diffuse in rete».

Stop a lotte clandestine e traffico di cuccioli

Proibito anche tenere i cani alla catena. «Basta a questa tecnica medievale che, a partire da oggi costerà una multa di 5mila euro - conclude Brambilla -. È stata data poi una sferzata alle organizzazioni criminali, a tutti coloro che organizzano o partecipano a lotte clandestine o a chi pratica il traffico di cuccioli dall'estero. Per loro verrà applicato il codice antimafia, sia a livello personale che patrimoniale». Un punto di fine, ma anche un ottimo punto di partenza dunque. «Negli anni ho visto di tutto, ogni tipo di maltrattamento e di sofferenza, e per me ogni volta era un grande dolore. Per questo ho deciso che dovevo rendergli giustizia e oggi più che mai ne sono convinta».

(Fonte: corriere.it) 

Commenti