Progetto Umberto D.- I cani non più giovani aiutano gli anziani nelle case di riposo

Gli anziani nelle case di riposo di Roma e provincia saranno rallegrati dalla presenza di cani non più giovanissimi grazie al progetto “Umberto D.”

La presenza di un amico a quattro zampe in strutture dove risiedono gli anziani può apportare moltissimi benefici e vantaggi. Creare un clima sereno, riaccendere la speranza e la voglia di vivere, facilitare la socializzazione tra i pazienti, aumentare la motivazione ad intraprendere le cure e anche riattivare la memoria e la concentrazione. Tutto questo è lo scopo del progetto “Umberto D“, nome ispirato dall’omonimo film di Vittorio De Sica in cui il cane Flaik salva dal suicidio il protagonista Umberto Domenico Ferrari, un anziano funzionario ministeriale caduto in miseria e sopraffatto dalla disperazione tenta il suicidio gettandosi sotto un treno.
Il progetto è promosso da Roma Capitale e dall’associazione “Con Fido nel Cuore”, prevede l’inserimento di cani non più giovani, tra i sei e nove anni, nelle case di cura per anziani della zona. I cani seguendo un preciso percorso, con un comportamentalista cinofilo,  verranno rieducati ed inseriti in case di riposo.
Il progetto è stato presentato il 18 ottobre al Campidoglio da parte di Marco Visconti Assessore alle Politiche Ambientali che ha affermato: “si tratta di un bel progetto, concreto, di estrema passione che verrà confermato anche l’anno prossimo. È facile immaginare quanto lavoro e quante difficoltà ci siano per realizzare un’iniziativa del genere, su una tematica così importante. L’iniziativa, è stata avviata già a luglio in via sperimentale ed ha interessato dieci cani dislocati in alcune cliniche romane e della provincia”.
È senza dubbio un progetto di enorme utilità per tutti quegli anziani che si ritrovano a vivere all’interno di cliniche, lontani dai propri cari, e che grazie all’amore di un animale, possono riscoprire la gioia di vivere e beneficiarne in salute. L’utilità è comunque duplice, poiché viene data un’opportunità anche a quei cani che ormai non più giovani, e quindi con meno probabilità di adozione, di trascorrere il resto della loro vita in una struttura ben diversa, lontano dalla realtà dei canili.

Fonte:
 http://www.petpassion.tv/  - autore Maria Pezzillo 
- Redazione Petpassion.tv  - press@petpassion.tv)

Commenti

Posta un commento